ISOLA DI LEVANZO: PIZZO DEL MONACO (m 278)
in collaborazione con il Presidio di Salemi
Accompagnatori: C. Gucciardi, M. Fresta, A. Varvaro
Riunione dei partecipanti in piazza Croci alle ore 7,15 e partenza alle ore 7,30 con
automezzi propri per Trapani lasciando le auto al parcheggio comunale. Proseguimento con bus navetta al punto di imbarco degli aliscafi USTICALINES.
Partenza in aliscafo delle ore 9,30 e arrivo a Levanzo alle 10 circa. Incontro con i partecipanti del presidio di Salemi.
A piedi per il versante Est di Pizzo del Monaco con visita facoltativa alla Grotta del Genovese. Proseguimento per il Faraglione, bagni di mare e colazione al sacco.
Rientro all’abitato e imbarco in aliscafo delle ore 17,25 con arrivo a Trapani alle ore 17,50 circa , indi rientro a Palermo.
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Accompagnatori: Matteo Fresta, Caterina Gucciardi (presidio di Salermi), Antonietta Varvaro.
Dislivello: m 270; lunghezza del percorso: km 10 circa; tempo di percorso ore 4 circa
Si consiglia l’uso di scarponi e di bastoncini
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Contributo spese di locomozione: € 12 (per i partecipanti sprovvisti di automezzi propri) da corrispondere al proprietario dell’automezzo.
Costo del biglietto aliscafo a. e r. € 22.50 a persona; ogni partecipante dovrà provvedere già da ora (assicurandosi preventivamente il posto in auto), all’acquisto presso l’agenzia Usticalines alla banchina Sammuzzo del porto di Palermo oppure online. Visita alla grotta (non meno di 10 euro).
Contributo di partecipazione non socio € 5 escluso i minori. Dopo l’acquisto del biglietto comunicare l’adesione a Toti Fresta (360522147).
I non soci dovranno scaricare dal sito Cai il modulo di adesione, compilarlo e inviarlo entro il giovedì antecedente l’escursione a palermo@cai.it ed eventualmente recarsi in Sezione in via Nicolò Garzilli 59 il giovedì antecedente l’escursione per stipulare l’assicurazione facoltativa infortuni giornaliera di e 8,40. La partecipazione dei non soci è consentita solo tre volte durante l’anno.
A levanzo un antro affacciato sul mare conserva graffiti e pitture che raccontano riti, miti, e tabù della preistoria. E’ La Grotta del Genovese, costituita da due ambienti naturali comunicanti attraverso un cunicolo più basso della statura medi piùa di un uomo e lungo circa 5 metri. La caverna, chiamata Camera anteriore o Antegrotta è larga 8 metri, la zona dove i preistorici hanno lasciato i graffiti si trova oltre il cunicolo, chiuso da una cancello per evitare che i visitatori possano danneggiare quel che rimane delle straordinarie decorazioni parietali.